Data Manager

25 Mag

INTELCO partecipa alla Fabbrica del Futuro

INTELCO è tra le realtà vincitrici della “Fabbrica del Futuro”, iniziativa di Confindustria Brescia in occasione di “Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023”. Tra le 30, INTELCO presenta un progetto all’interno della categoria Cultura d’impresa per sottolineare il proprio punto di vista circa l’evoluzione del rapporto tra uomo e lavoro.   Il progetto fondato su cinque pilastri: Prima le persone, nuovo protagonista della Fabbrica, luogo dove Sentirsi a casa, in un ambiente che stimoli una Cultura d’azienda condivisa e che, grazie a Organizzazione, formazione e innovazione, possa conseguire Un nuovo modello di sviluppo, la “fabbrica” come elemento integrante della propria vita.   Dal 26 maggio fino alla fine del 2023, il progetto è visibile presso la Fabbrica del Futuro ubicata nel Parco dell’Acqua, Largo Torrelunga 7, a Brescia con ingresso libero. All’interno dello spazio i visitatori potranno immergersi all’interno del progetto di INTELCO: attraverso un video racconto, una spiegazione del progetto tramite una narrazione che racconti cosa sta dietro l’azienda e la sua visione; ma non solo, in occasione dell’evento è stato realizzato un oggetto ad hoc: una casa in legno, corredata dalle forme geometriche. L’oggetto come rappresentazione della vera e propria “casa” e, dall’altra, simboleggia la crescita dell’individuo, che procede insieme a quella della collettività, in un viaggio condiviso e mai individuale.   Per maggiori informazioni e per approfondire orari e varie di seguito il sito dedicato all’iniziativa. Il futuro è tutti i giorni: un’azienda di persone
5 Apr

INTELCO, know-how ‘’tecnicopratico’’ al servizio delle HR

  La consulenza del lavoro come servizio a valore aggiunto. Alla scoperta dell’Area Normativa dell’azienda bresciana, in linea con la strategia di porsi come interlocutore unico non solo in ambito HR Quando si parla di gestione del personale, entrano in gioco aree differenti a supporto delle necessità del cliente, parliamo di consulenza giuslavoristica. Fin dalla sua nascita, Intelco ha lavorato per integrare la consulenza del lavoro nella linea del valore a disposizione del Cliente. Il motivo? Perseguire quello che è un obiettivo cardine del gruppo di Gussago, nel bresciano: porsi come interlocutore unico per l’Amministrazione e la gestione dell’HR. L’Area Normativa di Intelco è presente in azienda da circa 14 anni. È composta da consulenti abilitati, che supportano le attività dei colleghi di Intelco in specifici campi. «Andiamo ben oltre il semplice processo di payroll» – spiega Laura Ferlinghetti, consulente del Lavoro e responsabile Area Normativa di Intelco. «Ogni cliente può affidarsi a noi partendo dalla gestione degli elaborati mensili/annuali, ma il valore aggiunto arriva quando si va più a fondo in temi correlati, che ricadono nell’ambito della consulenza vera e propria». Basti pensare alla serie di normative che, soprattutto negli ultimi anni, cambiano così velocemente da richiedere agli stessi consulenti di restare aggiornati giorno dopo giorno. «Affiancare i clienti nel percorso di conformità normativa, che può rivelarsi impegnativo – continua Ferlinghetti – rappresenta il modo di porsi come unico interlocutore a valore aggiunto, proponendo non solo una soluzione tecnologica in grado di rispondere alle necessità del cliente, che si traduce nel software proprietario IRIS, ma anche per instaurare con il cliente un rapporto più profondo, che va oltre il servizio, nel quale la fiducia procede di pari passo con il know-how messo in campo giornalmente». TRE LIVELLI DI SERVIZIO Intelco ha strutturato tre livelli di servizio, si parte con il livello base, Self Sourcing, con l’elaborazione e la certificazione del dato; il contatto con Intelco è una figura professionale, payroll specialist, che può fornire una consulenza in situazioni tipiche come l’evoluzione normativa e l’impatto sull’operatività. Il livello intermedio di servizio, Self Business, garantisce al Cliente l’applicazione a sistema di tutte le personalizzazioni e/o modifiche dell’impianto derivanti da attività di natura straordinaria sia normative che di evoluzione societaria. Il terzo livello, Self Strategy, essendo un servizio a scalare, aggiunge a quanto descritto fino ad ora tutte le attività di natura Consulenziale erogate da un team di Consulenti del Lavoro a disposizione del cliente. Il servizio di Consulenza Normativa garantisce di affrontare situazioni particolari caratterizzate da elevate complessità, come ad esempio: sottoscrizione di accordi aziendali con le rappresentanze sindacali, contratti di espansione, gestione del welfare, gestione di lavoratori distaccati all’estero, normalizzazione di applicazioni di CCNL differenti, gestite in perfetta armonia e da Know How specifico. Il punto di forza è l‘affidamento ad un unico interlocutore della possibilità di seguire l’attività in tutto il suo processo: dall’iniziale disamina normativa, passando per l’applicazione pratica nel payroll e concludendo con l’impatto nei costi, contabilità e certificazioni annuali; un processo che permette a tutti i “pezzi del puzzle” di trovare collocazione. BEYOND PAYROLL Un aspetto peculiare è la presenza dei consulenti del lavoro anche durante le fasi di sviluppo e aggiornamento della piattaforma realizzata da Intelco. «Seguendo il cliente nel percorso di elaborazione periodica, conosciamo a fondo le sue problematiche – spiega Ferlinghetti – e in questo modo siamo in grado di anticipare le sue esigenze. Inoltre, potendo affiancare l’area di sviluppo nel processo di manutenzione e aggiornamento della piattaforma, abbiamo ridotto a zero la generazione di criticità derivanti da evoluzioni Normative» – continua Ferlinghetti. «Se a questo, aggiungiamo la possibilità di governare temi differenti a 360 gradi, annulliamo anche il rischio che, dovendo affidarsi a interlocutori differenti, il cliente si trovi a perdere la governance del processo. Avere la certezza di ottenere il miglior risultato possibile, su misura delle proprie esigenze, è qualcosa che il mercato di soluzioni e servizi HR, fatica ancora ad offrire. E qui, intelco fa la differenza». Eccellenza e know-how ‘’tecnicopratico’’, ma anche rapporto umano e condivisione delle esperienze. Linee guida che, in Intelco, non sono solo teoria ma esperienza applicata con competenza, passione e professionalità.   Fonte: Data Manager Intelco, know-how ‘’tecnicopratico’’ al servizio delle HR
9 Feb

INTELCO, innovare le HR come leva dello sviluppo

Le persone sono la cerniera del rapporto tra innovazione e territorio. Dalle novità di business al consolidamento dei team fino ai progetti di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023 IL 2023 di Intelco si è aperto così come si era chiuso il 2022: un dinamismo e una voglia di fare che molte big già invidiano. Nei suoi 38 anni di storia, dalla periferia di Brescia, Intelco ha sempre pensato in grande, ottenendo risultati che l’hanno portata a ritagliarsi un posto di riguardo nel complesso mondo della gestione e amministrazione del personale. I driver che il gruppo segue, per una crescita esponenziale restano tre: IRIS, INTHOUSE e INTEAM, i pilastri che guidano le strategie di oggi e di domani. «IRIS è la piattaforma al centro del nostro sviluppo che ha visto, durante il 2022, l’introduzione di nuovi sistemi e l’arrivo di tre modelli di servizio che completano quello che Intelco ha sempre pensato: non la vendita di un software ma l’ingresso dei nostri clienti all’interno di un ecosistema, con la volontà di porci come interlocutori unici delle loro diverse esigenze» – spiega Fabio Plebani, marketing manager & sales account di Intelco. LE PERSONE AL CENTRO Un cambiamento di prospettiva che porta in Intelco un più radicato know-how da parte di esperti e consulenti, figure quasi ibride, in grado di approcciare in maniera professionale le varie sfaccettature che entrano in gioco quando si ha a che fare con una gestione allargata delle risorse umane in azienda. «Questo è possibile solo perché, a differenza della concorrenza, IRIS è pensato, sviluppato e costantemente aggiornato da competenze e risorse interne» – continua Fabio Plebani. «Ciò ci permette sia di agire rapidamente nella personalizzazione degli elementi per singole necessità che di risolvere le eventuali criticità. Il punto focale resta quello di avere le persone al centro, intese sia come collaboratori e dipendenti che come clienti da accompagnare nel loro percorso di trasformazione digitale condiviso».   Fonte: Data Manager Intelco, innovare le HR come leva dello sviluppo
8 Nov

INTELCO e la visione del mondo HR. Quando il referente unico è un vantaggio

Servizi a 360 gradi per accompagnare il cliente verso il futuro delle risorse umane, ma non solo. L’obiettivo di Intelco è andare oltre l’amministrazione del personale Anche quando si parla di risorse umane, la tecnologia è ormai ovunque. Nell’ambito dei sistemi gestionali e delle applicazioni specifiche create per il governo dell’area HR, lo snodo fondamentale resta tuttavia quello della semplicità. Questo mantra pervade anche Intelco, azienda Italiana che dal 1985 è impegnata a soddisfare le esigenze di clienti complessi, con applicativi verticali a supporto di servizi su misura, e non solo. In questa ottica, il modello di servizio di Intelco è strutturato per orchestrare un’offerta che, nella specificità dei progetti sviluppati, si traduce in una linea unica di valore, a partire dal sistema IRIS, applicativo sviluppato, customizzato e utilizzato dai collaboratori di Intelco, passando dal know how maturato e arrivando a Wrike, tool di collaborazione per la gestione progetti «Basandoci sul medesimo sistema, possiamo lavorare ogni giorno su una piattaforma che, a partire dall’utilizzo in casa, viene testata da noi in prima persona, e così aggiornata regolarmente per offrire nuove funzionalità sia ai colleghi che ai clienti che accedono alle loro interfacce personalizzate, seguendo una filosofia Kaizen» spiega Paolo Baiamonte, project manager di Intelco. MODELLO ORGANIZZATIVO Il modello organizzativo di Intelco parte da una visione aziendale che pone l’amministrazione del personale al centro di una serie di servizi in grado di portare l’impresa nel futuro delle risorse umane. «Un modello» continua Mattia Ronchi, project manager di Intelco «che possiamo considerare esclusivo per come viene strutturato all’interno e per le modalità con cui si apre al di fuori, mantenendo la sua linea di semplicità, trasparenza e innovazione. Con anni di esperienza alle spalle, è divenuto ormai chiaro che il mercato non cerca provider ma partner, professionisti che aiutino le realtà con cui si interfacciano a ottimizzare i processi interessati, partendo dalle risorse umane ma arrivando, se si vuole, ad approcciare tutte le aree aziendali fisiologicamente coinvolte, produzione, amministrazione, direzione e controllo di gestione, sono solo alcuni dei molteplici interlocutori a cui ogni giorno portiamo soluzioni innovative a supporto strategico». Il modello di business di Intelco, basato sull’operatività di una piattaforma flessibile, semplifica l’estensione e la scalabilità dei progetti rendendo possibile intervenire in tutti gli ambiti aziendali interessati, rispondendo alle esigenze del cliente nel momento stesso in cui emergono. «Ponendoci come unico interlocutore, diamo alle aziende l’opportunità di essere supportate nell’innovazione di flussi e processi che coinvolgono l’ufficio HR e tutte le aree aziendali interessate» sottolinea Baiamonte. «Fornire servizi a 360 gradi, per Intelco, vuol dire ragionare sempre in ottica di partnership, vista anche come “system integrator”, ovvero un supporto reale e strutturato volto a soddisfare le molteplici necessità delle aziende clienti» continua. «Copriamo l’intera linea di valore, partendo da servizi in ottica di safety & security, passando alle integrazioni da e verso sistemi terzi, arrivando alla consulenza normativa e giuslavorista e garantendo la gestione del costo del lavoro nelle sue molteplici sfaccettature» anche grazie a strumenti di budget integrati «accompagniamo il cliente nel suo percorso di evoluzione, mettendo in campo specifiche professionalità diversificate, orchestrate da figure guida». La guida è rappresentata dai project manager, che fanno un po’ da collante tra le varie aree di Intelco, coordinando gli specialisti applicativi, accelerando la risoluzione di possibili criticità e supportando l’evoluzione di un servizio a prova di successo. VALORE AGGIUNTO E SVILUPPI FUTURI Nei molti contesti aziendali che vivono periodi di trasformazione, pensiamo ai trasporti o alle utilities, Intelco offre al cliente il vantaggio di “parlare” lingue differenti, conoscendo a fondo le realtà in cui opera in diversi settori. Questo il significato di “referente unico” a cui spesso si riferiscono i due project manager, trasferendo il messaggio che più la realtà su cui si interviene è complessa, più è avvertibile il vantaggio di avere, lato cliente, un solo punto di riferimento per tutte le necessità del business esteso, comprese quelle che iniziano dall’area HR o la interessano in parte. «Spesso partiamo dalla richiesta di un aggiornamento dell’anagrafica per poi procedere con l’attivazione di altri progetti, come il controllo accessi, il gestionale via mobile e altro, divenendo “facilitatori” nel rapporto con l’utente». Questo è in fondo il ruolo del project manager moderno: un filo rosso che lega la visione aziendale con l’immagine che questa proietta al di fuori, tecnico e creativo allo stesso tempo, interprete e modellatore di ciò che il cliente si aspetta. Intelco sta vivendo un periodo di forte cambiamento, in positivo, a partire dalla sede, Inthouse, fino al consistente ampliamento del parco clienti. Un “dinamismo” che i due giovani project manager intendono come un modo per affrontare sempre nuove sfide, una sorta di carburante per tenere sempre acceso il motore della passione, essenziale quando dietro a un computer ci sono esseri umani, non solo macchine. Il secondo elemento è INTHOUSE, la casa di Intelco: nuova evoluzione dello spazio a Gussago (Bs), con aree esperienziali per dipendenti e visitatori. «Nuovi spazi per nuove esigenze. Copriremo un totale di 2.200 metri quadrati in open space e passeremo da 70 a 120 postazioni di lavoro, da quattro a otto meeting room, con un percorso che porterà gli ospiti a raggiungere un’area dedicata che replica tutti i servizi che Intelco offre. Dopo i risultati ottenuti, l’evoluzione di Inthouse si pone l’obiettivo di permettere a chiunque di vivere la quotidianità di Intelco, per capire a fondo come si muove il nostro ecosistema». Il terzo pilastro è INTEAM che guarda alla crescita professionale e umana delle risorse che lavorano per Intelco. «Una corretta organizzazione non è un codice astratto da applicare ottusamente, ma è un sistema flessibile che deve favorire la conciliazione tra vita privata e lavorativa, il wellbeing aziendale» – spiega Plebani. «E’ un’idea che include e amplia quella di welfare, che nasceva dall’esigenza di soddisfare il collaboratore da un punto di vista finanziario, con un sistema di incentivi, benefit, sconti, convenzioni. Oggi, i soldi non sono la sola misura del benessere: cerchiamo un lavoro che corrisponda alle nostre passioni e che ci consenta di […]
9 Set

INTELCO, l’integrazione che fa la differenza

Know-how, software e servizi per gestire e presidiare tutti i processi HR. L’AD Andrea Plebani apre le porte della sede bresciana. Un concentrato d’arte e funzionalità, verso il futuro della gestione del capitale umano Distinguersi nel folto mondo della gestione e amministrazione del personale non è semplice. Intelco, azienda bresciana nata nel 1985, non solo ci ha provato ma è riuscita negli anni a ritagliarsi un posto di rilievo in un segmento sfidante e in continua evoluzione. Si fa anche fatica a inquadrare il business del gruppo in un settore ben preciso, viste le innumerevoli opportunità di intervento rese possibili da un’idea mai banale di approccio al cliente, che sa andare oltre il prodotto per offrire un servizio, anzi un ecosistema entro cui, una volta entrati, non si vuole più uscire, coccolati da un partner che è una vera e propria famiglia, nell’accezione più italiana del termine. La dinamicità e la voglia di fare di Intelco viene trasmessa alla perfezione da Andrea Plebani, fondatore e amministratore delegato della società. Un uomo che, per sua stessa ammissione – «non ha mai smesso di sognare» – ponendosi sempre nuovi obiettivi non solo commerciali ma di visione. Nasce così il nuovo corso di Intelco, che si rispecchia in toto nella sede di Gussago, alle porte di Brescia, un quartier generale che non può essere inteso come “ufficio”, non nella sua declinazione classica. «Siamo una famiglia e come tale vogliamo comportarci verso le nostre maestranze» – spiega Plebani. «L’idea di realizzare un luogo di lavoro che fosse aperto, a misura d’uomo anche per contrastare i veloci tempi moderni, ci ha permesso di mettere a frutto in maniera concreta il modello che abbiamo di impresa. Dalle postazioni alle sale riunioni o di svago, il concetto è che ogni singolo elemento non si trova in un determinato posto per caso ma è parte integrante dell’ambiente, funzionale nella sua interezza, non solo per ciò che può offrire ma anche per la sua sola presenza». Non a caso, la sede nasce dal concetto di “Inthouse”, un progetto pensato per far sentire le persone e i clienti a proprio agio, come se fossero a casa, e su “Inteam”, una serie di attività volte a valorizzare il capitale umano, con percorsi di crescita e formazione, anche incentrati sulle soft skills. Il tutto a braccetto con il cloud, considerato che nella “casa” di Intelco non ci sono data center o server di scorta, con la nuvola sempre presente a rispondere alle esigenze di collaborazione, produttività e creatività. Attualmente, Intelco eroga i propri servizi grazie al supporto di 80 maestranze con l’obiettivo di raggiungerne 120 nel giro di un anno e mezzo. Un termine che vedrà prima l’ampliamento della struttura, capace di arrivare a 2.200 metri quadri, all’interno di un open space che sembra una galleria d’arte post moderna. «Abbiamo pensato a ogni particolare per far sentire le persone a loro agio» – afferma Plebani. «Se non tratti bene le tue maestranze come puoi pensare che queste possano raggiungere gli obiettivi condivisi? Migliorare la qualità del lavoro e creare un ambiente piacevole consente di raggiungere importanti risultati professionali, con ricadute positive sulle performance dell’azienda». Distinguersi dalla concorrenza Torniamo al punto iniziale: possiamo inserire l’operato di Intelco dentro canoni definiti? La risposta è no. Il core business dell’azienda è il servizio erogato tramite la piattaforma Iris, fulcro centrale della gestione e amministrazione del personale ma si tratta solo della punta di un iceberg ben più strutturato e complesso. «Attualmente, copriamo oltre 40 moduli applicativi differenti – spiega Plebani. Andiamo dalla produzione di cedolini e atti amministrativi, fino alla governance delle identità delle maestranze, sempre guardando all’innovazione e al futuro del lavoro. Basti pensare a un nostro cliente che ha deciso di trasformare centinaia di smartphone nelle chiavi di accesso ai tornelli, interfacciando questi con le operazioni MES dei macchinari in azienda e incrociando i dati periodici per capire come ottimizzare le attività, sempre tenendo ben in mente l’importanza della risorsa impegnata, i compiti assegnati e della privacy». Ma si va ben oltre: Intelco gestisce alcune delle pratiche che riguardano l’esercizio autostradale di una delle tratte più trafficate del territorio Italiano, innovando le metriche di un soggetto privato che di fatto interessa un ambito prettamente pubblico, quello delle arterie stradali nazionali. Competenze e unicità sono le parole chiave che definiscono il percorso di crescita dell’azienda. «È inutile girarci attorno» – afferma Plebani. «I nostri competitor sono molto bravi, ed è proprio per questo che Intelco, per competere, ha dovuto superare i propri limiti, lavorando sodo non solo per rispondere ai bisogni del territorio ma anche per prevenirli» come? «Sviluppando continuamente soluzioni utili alla reale innovazione del nostro Paese partendo dai processi Hr. Mi riferisco proprio alle opportunità offerte dai servizi che evito di definire “software” perché, sebbene possano essere utilizzati in maniera indipendente, sono parte di un ecosistema più ampio che rappresenta un unicum nel panorama italiano». Ed è questo continuo mettersi in discussione che ha reso Intelco un outsider di livello superiore, un’alternativa rispetto ai modus operandi tradizionali che, una volta “sperimentata” apre a scenari applicativi di cui si scorgeva appena il contorno all’orizzonte. «L’approccio camaleontico è essenziale. Siamo noi che dobbiamo adattarci al cliente e non viceversa. Entriamo nel suo quotidiano per conoscerlo al meglio e dunque soddisfare le sue necessità. E lo facciamo in maniera semplice e veloce» – l’AD. «Dopo una prima impostazione delle anagrafiche e le altre informazioni distintive di un’azienda, tutte le implementazioni che ne conseguono non richiederanno che un’attivazione rapida, perché automatizzata». Ascoltando le parole di Plebani viene in mente la logica informatica dei microservizi, moduli che risplendono di luce propria ma che, all’occorrenza, è possibile interconnettere per restituire una percezione più ampia di una piattaforma, completa nella sua totalità, fruibile nelle singole parti. «Per questo parliamo di copertura, sia tecnologica che umana. Possiamo rispondere alle esigenze delle procedure e della gestione delle persone, perché l’una non esclude l’altra, anzi la integra». La consulenza strategica Un tassello ulteriore che completa l’offerta di Intelco è la consulenza. […]