Data Manager

31 Lug

JAKALA libera il tempo dei dipendenti HR

JAKALA e l’innovazione che porta benessere in azienda. La società ha scelto INTELCO per automatizzare i processi HR, con funzionalità data-driven ma centrate sulle persone e la valorizzazione del talento Spesso si parla dell’avvento della digitalizzazione in ambito HR senza dare il giusto rilievo a ciò che effettivamente si “libera” per i collaboratori su cui ha un diretto impatto l’adozione di processi e strumenti digitali. Qual è il reale vantaggio che sia un applicativo a gestire, grazie ad automatismi personalizzati, le presenze del personale? Quale nel delegare l’intero processo di elaborazione degli adempimenti mensili e annuali? Quale nel far gestire il proprio iter di travel management, dalle trasferte alla contabilizzazione di note spese con firma digitale? La migliore risposta arriva da JAKALA. L’azienda multinazionale nata da una storia imprenditoriale italiana, leader in Europa di marketing data-driven, specializzata in AI e nel disegno di azioni creative ed esperienze, non ha mai nascosto l’amore per le nuove tecnologie, utili ad accompagnare i clienti nel percorso di innovazione digitale. Per un’organizzazione “people-driven”, continua a rivestire un ruolo centrale l’area HR, che fino a tempo fa, doveva occuparsi soprattutto di questioni amministrative e che oggi invece è chiamata a gestire il talento come spinta strategica. «Non si tratta più di assumere persone ma talenti da valorizzare, che devono rinnovare la loro scelta di lavorare in JAKALA ogni giorno» – spiega Gioia Ferrario, global chief HR officer & COO JAKALA. «Per raggiungere l’obiettivo, bisogna affidarsi alla tecnologia e alla competenza tecnica che spesso si trova al di fuori del proprio ufficio, per liberare HR da compiti ripetitivi, automatizzando alcune operazioni». UN PARTNER A 360 GRADI Nel suo viaggio evolutivo, JAKALA si è affidata a INTELCO. Grazie alla società di servizi HR, è stato possibile adottare un modello di amministrazione HR che unisce competenze tecniche e un applicativo completamente integrato, che ha permesso a tutti i collaboratori di migliorare la produttività e recuperare tempo. Tempo che è stato convertito in un nuovo team, chiamato “People Operations and Compliance”. «Questo gruppo si occupa del benessere dei dipendenti, con l’HR che è il cuore da cui partono iniziative di sviluppo e crescita delle persone» – prosegue Ferrario. Un’altra attività del team si concentra sulla mobilità internazionale. «Jakala, presente in più di 20 paesi al mondo, conta su più di tremila dipendenti, e questo vuol dire dover gestire anche lo spostamento di una risorsa da una nazione all’altra. Sembrano compiti banali ma non possiamo ridurre il trasferimento a una mera azione amministrativa. La persona in oggetto vuole davvero andare dall’Italia alla Spagna? Che impatto può avere sul suo rendimento e sviluppo futuro? Domande a cui il team risponde, mettendo a valore le skill già in possesso dei collaboratori, ma spesso nascoste sotto il peso di attività ripetitive quotidiane». L’attenzione di JAKALA ai dipendenti si manifesta anche nella collaborazione con Unobravo, per offrire a lavoratori e alle loro persone care (non solo familiari) un supporto psicologico, se e quando necessario. Dal 2022, il reparto delle risorse umane ha raddoppiato il numero di professionisti, a conferma che quando ci si affida all’esternalizzazione, non sempre la volontà è di ridurre i costi ma di crescere e consolidare un percorso di miglioramento globale. INSIEME A PROVA DI EVOLUZIONE Il progetto di JAKALA consente, attraverso l’utilizzo della piattaforma IRIS, di dare ai dipendenti un solo punto di contatto per tutte le necessità quotidiane. «Coprendo in maniera puntuale le esigenze delle HR, INTELCO si pone come interlocutore unico per semplificare e razionalizzare le attività. Ed è vero soprattutto per un’organizzazione come JAKALA che cresce anche per acquisizioni, e che quindi porta dentro realtà che spesso si affidano a soluzioni differenti» – spiega Ferrario. «Non avere un trattamento diverso, a seconda della società di riferimento, serve sia ad allineare il business generale che a non far vivere agli individui situazioni differenti per casi identici. Tutti devono sentirsi parte della stessa famiglia, con uguali diritti». Mettersi dalla parte del dipendente non è semplice ma serve per non perdere di vista i traguardi. «Siamo convinti che il costo di una persona che esce dall’azienda resti superiore all’investimento che si può fare per valorizzarla. Come in una relazione d’amore, bisogna “corteggiare” i talenti. Il rapporto di lavoro si basa sul bilanciamento tra dare e avere. Un flusso che va alimentato di continuo e che le HR possono aiutare a far girare, nel migliore dei modi». Fonte: Data Manager JAKALA libera il tempo dei dipendenti HR
9 Nov

Consulenza e HR. INTELCO, il valore dell’approccio sartoriale al cliente

Competenze trasversali e approccio multilivello, INTELCO consolida e punta sempre di più sul team consulenti applicativi per garantire la gestione di processi HR complessi, dal payroll alla gestione del capitale umano Quando si parla di applicativi, è oramai una norma adattare le piattaforme alle singole esigenze dei clienti. Un focus su cui è da sempre concentrata INTELCO, azienda bresciana nata nel 1985, che nel tempo è divenuta un nome consolidato nel mercato della gestione e amministrazione delle risorse umane. Nel merito della customizzazione, l’area dei consulenti applicativi di INTELCO è quella che si occupa di avviare i nuovi progetti e personalizzare il servizio consulenziale all’interno della piattaforma IRIS, di proprietà dell’azienda. «Nella catena di valore di INTELCO, i consulenti applicativi accompagnano fin da subito i nuovi clienti nel processo di avviamento e, a valle del Go Live, entrano in gioco, nuovamente, quando nasce la necessità di gestire flussi e processi HR complessi» – spiega il program delivery manager Paolo Baiamonte. Come accade per tante altre risorse all’interno di INTELCO, una caratteristica di unicità dei consulenti applicativi è la loro capacità di approcciare diverse tematiche, dal payroll, alle presenze, passando per accessi, note spese, gestione MBO e arrivando alla gestione di processi contabili di fine mese. «Il valore aggiunto dell’applicativo IRIS è rappresentato dalla sua estrema flessibilità, elasticità e adattabilità nei processi di customizzazione, che spesso non richiedono interventi di sviluppo per ricamare soluzioni tecnologiche su misura» – afferma Cristina Dora, responsabile dell’area dei consulenti applicativi. «L’idea è quella di fornire un servizio di tipo sartoriale. Del resto, il nostro valore aggiunto è poter contare su persone con una preparazione multidisciplinare». COMPETENZE TRASVERSALI Questo approccio multilivello porta vantaggi tangibili, dal minore time-to-market alla velocità nella risposta a eventuali criticità che emergono. «Così tutti i colleghi hanno l’opportunità di seguire tutte le fasi di un progetto, pronti a intervenire in ogni momento per fornire un servizio continuativo». Di norma, le aziende che cambiano un CRM o un ERP hanno due figure di riferimento: il produttore del software e chi lo ha customizzato. Questo duplice canale crea, in molti casi, delle incomprensioni e comunque dei tempi tecnici di risposta, evidentemente più lunghi. La formula di INTELCO risolve questa criticità. La stessa natura di IRIS, che si basa sull’idea di unica anagrafica e unico database, realizza uno scenario che ottimizza sia il lavoro di programmazione che quello di personalizzazione e di sviluppo, così come tutte le fasi di post-vendita. Attività che rappresentano il complesso ruolo della figura dei Consulenti Applicativi. In supporto a questa visione, nel 2023, INTELCO ha avviato un altro progetto di riorganizzazione che parte proprio dall’area consulenti applicativi «La volontà è quella di portare all’interno dell’operation un’unica metodologia per un lavoro sempre più condiviso, fluido e lineare» spiega Paolo Baiamonte «Introdurre un team PM all’interno delle diverse area specifiche per facilitare l’interazione seguendo una metodologia comune» questo l’obiettivo di INTELCO, per garantire a clienti e mercato un output comune. Spesso i problemi nascono non dal contenuto ma dal linguaggio o metodo comunicativo utilizzato. PRESIDIO DI TUTTE LE ATTIVITÀ L’area dei consulenti applicativi è la prima a seguire questa metodologia di lavoro. Inoltre, in ottica di formazione, i consulenti applicativi, oltre all’avviamento e customizzazione della piattaforma, mantengono una visibilità temporanea sull’intero processo di servizio, come l’elaborazione degli adempimenti mensili e annuali di alcune realtà particolari, così da mantenere e sviluppare competenze trasversali utili alla gestione di processi HR complessi, garantendo risposte con benefici tangibili fin da subito. L’area dei consulenti applicativi nasce insieme a INTELCO con uno scopo ben preciso: customizzare e installare il prodotto presso il cliente. Negli anni 2000, cambiando l’orientamento del business, si afferma il modello di outsourcing come modo per alleggerire il lavoro dell’azienda cliente e, al contempo, offrire servizi aggiuntivi. In un certo senso, la divisione stessa ha seguito la naturale evoluzione di INTELCO, sviluppando competenze che oggi INTELCO sta ridistribuendo creando business unit specifiche. «Oggi, INTELCO è in una fase di ulteriore evoluzione, visto che l’area dei consulenti applicativi, nonostante resti focalizzata sull’analisi e customizzazione dell’impianto, detiene anche attività di formazione, test nuovi applicativi, demo a supporto commerciale…» – spiega Cristina Dora. «Proprio di recente – sottolinea Baiamonte – è nato il team di business intelligence, che garantirà la gestione del motore di BI di IRIS per l’esplorazione dinamica del dato HR e non solo, i clienti infatti potranno appoggiarsi sull’area di riferimento per adottare il motore di BI di INTELCO per la gestione di tutti i dati provenienti anche da database di applicativi terzi presenti in azienda. Una svolta da seguire nel tempo, per aprire a nuove sfide e opportunità». Fonte: Data Manager https://www.datamanager.it/2023/11/consulenza-e-hr-intelco-il-valore-dellapproccio-sartoriale-al-cliente/
7 Set

INTELCO, il ruolo dei team leader nella gestione del personale

Interlocutore unico, ecosistema dinamico e autonomia operativa. Partner HR di grandi gruppi Industriali, Intelco punta su coordinamento e supporto continuo, affidandosi alla funzione di collante dei team leader Quando si parla di outsourcing della funzione HR, dal payroll alla gestione del capitale umano, spesso si tralascia il ruolo che i “facilitatori” svolgono all’interno delle organizzazioni che offrono servizi complessi. Fornendo direzione, supporto e motivazione per raggiungere gli obiettivi, i “team leader” hanno assunto una reale centralità nel consolidare la crescita di Intelco, società italiana tra le più dinamiche nel settore HR. Come ci spiegano Francesca Bonacina e Manuela Alberti, team leader dell’area Self Sourcing di Intelco: «La divisione Self Sourcing è strategica perché permette di monitorare costantemente il sentiment di collaboratori e clienti e azionare le giuste leve per garantire il rispetto degli alti standard di servizio promossi». Non solo. Dal punto di vista dell’efficienza operativa, il ruolo dei team leader si rivela un collante fondamentale per il successo di Intelco nel rapporto tra l’azienda e i clienti, l’espressione concreta di una professionalità sempre più in estinzione. IL RUOLO DEL TEAM LEADER Al momento, la struttura Self Sourcing è formata da diversi team di lavoro capitanati da team leader, che coordinano al massimo cinque risorse. «Ogni persona segue dai due ai quattro clienti, e questo, dato il target complesso di aziende gestite, aumenta la difficoltà del nostro ruolo in ottica di coordinamento e supporto giornaliero di tutto il team». Il trait d’union nelle varie operazioni dell’area Self Sourcing di Intelco è il concetto di soddisfazione, sia dei collaboratori che dei clienti. «Dobbiamo intercettare gli aspetti positivi e negativi che arrivano dai colleghi e dal cliente» – ci dicono le due team leader. «Per noi è fondamentale creare un’interazione “umana” sempre e comunque. In modo particolare nell’era post-Covid, dove il digitale ha preso il sopravvento, anche una telefonata può fare la differenza nel rapporto che si instaura con i clienti. Non si tratta solo di trovare la soluzione applicativa migliore a un’esigenza specifica, ma di diventare un partner affidabile su cui potersi appoggiare nel viaggio di trasformazione digitale di flussi e processi HR complessi». SERVIZI SELF L’area Self Sourcing di Intelco nasce sotto la spinta di ampliare il supporto ai clienti, con la volontà di andare oltre la tradizionale elaborazione del cedolino. Il filone imprenditoriale che vi è alla base parte da molto lontano, da una visione di business prematura in cui l’esternalizzazione dei servizi ne fa da protagonista. L’area Self Sourcing di Intelco è composta da team di lavoro che rispondono al responsabile della struttura, Massimiliano Gonzini. «La nostra azienda offre tre (+1) livelli di servizio, Self Business, Self Strategy e Self Sourcing, ognuno dei quali è progettato per soddisfare le specifiche esigenze evidenziate dal mercato di riferimento. Il cliente deve essere affiancato, supportato, quasi coccolato, perché sappiamo che la materia della gestione delle HR è ostica e complessa. I livelli proposti si distinguono non per il valore, ma per la tipologia di profondità che ci viene richiesta. Una differenziazione che si è resa necessaria per garantire due benefici: uno interno, perché così facendo i collaboratori non sono più soli nella gestione del cliente ma lavorano in team, ed uno esterno, per la migliore tempistica, precisione e competenza messe al servizio di particolari necessità». ECOSISTEMA DINAMICO Emerge qui una caratteristica distintiva di Intelco: il concetto di interlocutore unico che si trasforma all’interno di ecosistema dinamico: un “leviatano” agile e coordinato che si sposta con competenza in ogni contesto, senza lasciare nulla al caso. L’autonomia operativa è uno dei principi cardine dell’approccio di Intelco. «Il percorso, avviato oltre trent’anni fa, si è focalizzato interamente sull’outsourcing, dimostrandosi un successo completo. Ma il nostro cammino non è terminato. Nel Duemila, le imprese pensavano alla digitalizzazione poi a come ridisegnare i processi. Successivamente, hanno compreso che demandare processi non in linea di business a consulenti esperti esterni, non solo permette di ottimizzare i costi, ma anche di ottenere risultati migliori. La nostra peculiarità risiede nel credere che l’unico interlocutore formato da un ecosistema indipendente a 360 gradi, ci permette di offrire un servizio sartoriale che unisce innovazione dell’applicativo, cloud e tecnologia, mantenendo sempre al centro il rapporto umano e le competenze professionali, elementi fondamentali del successo di Intelco». Fonte: Data Manager Intelco, il ruolo dei team leader nella gestione del personale
8 Giu

INTELCO presenta la sua Fabbrica del Futuro

La fabbrica, la casa e le persone al centro del progetto di Intelco per Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023. L’azienda è tra le trenta realtà scelte da Confindustria per rappresentare l’evoluzione del rapporto tra uomo e lavoro Il 2023 è l’anno di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura. In occasione dell’evento, Confindustria Brescia ha lanciato un contest con cui ha selezionato trenta eccellenze della provincia, per realizzare quella che ha definito la Fabbrica del Futuro. Cinque le categorie, ognuna con sei aziende selezionate: Cultura d’Impresa, Ricerca e Innovazione, Sostenibilità, Welfare, Sinergia tra Imprese e Territorio. Intelco, partecipando alla sezione Cultura d’Impresa, ne propone una concezione propria, fondata su cinque pilastri, base del progetto: Prima le persone, nuovo protagonista della Fabbrica, luogo dove Sentirsi a casa, in un ambiente che stimoli una Cultura d’azienda condivisa e che, grazie a Organizzazione, formazione e innovazione, possa conseguire Un nuovo modello di sviluppo, la “fabbrica” come elemento integrante della propria vita. LA CASA PER TUTTI «La visione di Fabbrica del Futuro che ogni giorno cerchiamo di realizzare in Intelco, prevede un sistema che abbatte le barriere fisiche e gerarchiche e si basa sul dialogo costante tra le persone. Un percorso che, siamo convinti, debba continuare anche in futuro ed evolversi ancora maggiormente» – spiega Andrea Patuzzi, addetto ufficio affari legali di Intelco. Attraverso un percorso museale nel Parco dell’Acqua di Brescia, Intelco e le altre aziende selezionate da Confindustria avranno a disposizione una stanza dedicata per comunicare i loro valori e la loro unicità, realizzata per rappresentare La Fabbrica del Futuro e aperta al pubblico dal 26 maggio e sino alla fine dell’anno. «Il percorso vedrà sorgere cinque installazioni multimediali, una per categoria, ognuna delle quali avrà pulsanti dedicati alle società che fanno parte della sezione specifica, oltre che alla Capitale della Cultura 2023, a Confindustria e al sito della Fabbrica del Futuro» – sottolinea Pietro Peduzzi, responsabile marketing di Intelco. Confindustria ha richiesto alle imprese di creare un oggetto da esporre all’interno della struttura. «Da un elemento che potesse ricordare la semplicità dell’infanzia, abbiamo realizzato una casa in legno, corredata dalle forme geometriche che Intelco utilizza anche per la propria comunicazione. L’oggetto, da una parte, rappresenta la nostra vera e propria “casa” e, dall’altra, simboleggia la crescita dell’individuo, che procede insieme a quella della collettività, in un viaggio condiviso e mai individuale». Terminata l’iniziativa, Intelco collocherà l’oggetto all’interno di INTHOUSE, nei suoi uffici di Gussago. CRESCERE INSIEME Nel progetto “Il futuro è tutti i giorni: un’azienda di persone” Intelco racconta l’unione tra il concetto di casa, luogo di confort, e lo spazio lavorativo, un equilibrio che l’azienda ricerca già da diversi anni. «Questa idea è perfettamente in linea con l’obiettivo della Fabbrica del Futuro» – spiega Patuzzi. «La Fabbrica non è solo luogo di produttività, ma di condivisione, cultura, innovazione e persino arte, un messaggio che Confindustria ha voluto fortemente trasmettere per presentare, in occasione di Bergamo e Brescia Capitale Italiana della Cultura 2023, non solo la produttività del nostro territorio, ma tutti i valori che lo possono contraddistinguere». Sono esempio della nuova sinergia tra azienda e cultura anche gli ulteriori progetti che vedono protagonista Intelco, con Fondazione Santa Cecilia, per iniziative benefiche volte alla promozione della cultura musicale o con Chefs for Life, appuntamento grazie al quale, partecipando a un evento gastronomico, è possibile contribuire al conseguimento di borse di studio per la formazione musicale dei ragazzi. «Scegliendo di prendere parte a questi progetti» proseguono i due collaboratori «Intelco ricerca nuovi stimoli di crescita, non solo e non tanto per presentarsi all’esterno, ma soprattutto per ribadire un concetto molto caro all’azienda: affrontiamo questo percorso con gli altri, apriamoci al mondo senza dimenticare da dove siamo partiti e dove vogliamo arrivare, per raggiungere e realizzare, insieme, i reciproci sogni». Fonte: Data Manager
5 Apr

INTELCO, know-how ‘’tecnicopratico’’ al servizio delle HR

  La consulenza del lavoro come servizio a valore aggiunto. Alla scoperta dell’Area Normativa dell’azienda bresciana, in linea con la strategia di porsi come interlocutore unico non solo in ambito HR Quando si parla di gestione del personale, entrano in gioco aree differenti a supporto delle necessità del cliente, parliamo di consulenza giuslavoristica. Fin dalla sua nascita, Intelco ha lavorato per integrare la consulenza del lavoro nella linea del valore a disposizione del Cliente. Il motivo? Perseguire quello che è un obiettivo cardine del gruppo di Gussago, nel bresciano: porsi come interlocutore unico per l’Amministrazione e la gestione dell’HR. L’Area Normativa di Intelco è presente in azienda da circa 14 anni. È composta da consulenti abilitati, che supportano le attività dei colleghi di Intelco in specifici campi. «Andiamo ben oltre il semplice processo di payroll» – spiega Laura Ferlinghetti, consulente del Lavoro e responsabile Area Normativa di Intelco. «Ogni cliente può affidarsi a noi partendo dalla gestione degli elaborati mensili/annuali, ma il valore aggiunto arriva quando si va più a fondo in temi correlati, che ricadono nell’ambito della consulenza vera e propria». Basti pensare alla serie di normative che, soprattutto negli ultimi anni, cambiano così velocemente da richiedere agli stessi consulenti di restare aggiornati giorno dopo giorno. «Affiancare i clienti nel percorso di conformità normativa, che può rivelarsi impegnativo – continua Ferlinghetti – rappresenta il modo di porsi come unico interlocutore a valore aggiunto, proponendo non solo una soluzione tecnologica in grado di rispondere alle necessità del cliente, che si traduce nel software proprietario IRIS, ma anche per instaurare con il cliente un rapporto più profondo, che va oltre il servizio, nel quale la fiducia procede di pari passo con il know-how messo in campo giornalmente». TRE LIVELLI DI SERVIZIO Intelco ha strutturato tre livelli di servizio, si parte con il livello base, Self Sourcing, con l’elaborazione e la certificazione del dato; il contatto con Intelco è una figura professionale, payroll specialist, che può fornire una consulenza in situazioni tipiche come l’evoluzione normativa e l’impatto sull’operatività. Il livello intermedio di servizio, Self Business, garantisce al Cliente l’applicazione a sistema di tutte le personalizzazioni e/o modifiche dell’impianto derivanti da attività di natura straordinaria sia normative che di evoluzione societaria. Il terzo livello, Self Strategy, essendo un servizio a scalare, aggiunge a quanto descritto fino ad ora tutte le attività di natura Consulenziale erogate da un team di Consulenti del Lavoro a disposizione del cliente. Il servizio di Consulenza Normativa garantisce di affrontare situazioni particolari caratterizzate da elevate complessità, come ad esempio: sottoscrizione di accordi aziendali con le rappresentanze sindacali, contratti di espansione, gestione del welfare, gestione di lavoratori distaccati all’estero, normalizzazione di applicazioni di CCNL differenti, gestite in perfetta armonia e da Know How specifico. Il punto di forza è l‘affidamento ad un unico interlocutore della possibilità di seguire l’attività in tutto il suo processo: dall’iniziale disamina normativa, passando per l’applicazione pratica nel payroll e concludendo con l’impatto nei costi, contabilità e certificazioni annuali; un processo che permette a tutti i “pezzi del puzzle” di trovare collocazione. BEYOND PAYROLL Un aspetto peculiare è la presenza dei consulenti del lavoro anche durante le fasi di sviluppo e aggiornamento della piattaforma realizzata da Intelco. «Seguendo il cliente nel percorso di elaborazione periodica, conosciamo a fondo le sue problematiche – spiega Ferlinghetti – e in questo modo siamo in grado di anticipare le sue esigenze. Inoltre, potendo affiancare l’area di sviluppo nel processo di manutenzione e aggiornamento della piattaforma, abbiamo ridotto a zero la generazione di criticità derivanti da evoluzioni Normative» – continua Ferlinghetti. «Se a questo, aggiungiamo la possibilità di governare temi differenti a 360 gradi, annulliamo anche il rischio che, dovendo affidarsi a interlocutori differenti, il cliente si trovi a perdere la governance del processo. Avere la certezza di ottenere il miglior risultato possibile, su misura delle proprie esigenze, è qualcosa che il mercato di soluzioni e servizi HR, fatica ancora ad offrire. E qui, intelco fa la differenza». Eccellenza e know-how ‘’tecnicopratico’’, ma anche rapporto umano e condivisione delle esperienze. Linee guida che, in Intelco, non sono solo teoria ma esperienza applicata con competenza, passione e professionalità.   Fonte: Data Manager Intelco, know-how ‘’tecnicopratico’’ al servizio delle HR
9 Feb

INTELCO, innovare le HR come leva dello sviluppo

Le persone sono la cerniera del rapporto tra innovazione e territorio. Dalle novità di business al consolidamento dei team fino ai progetti di Bergamo-Brescia Capitale della Cultura 2023 IL 2023 di Intelco si è aperto così come si era chiuso il 2022: un dinamismo e una voglia di fare che molte big già invidiano. Nei suoi 38 anni di storia, dalla periferia di Brescia, Intelco ha sempre pensato in grande, ottenendo risultati che l’hanno portata a ritagliarsi un posto di riguardo nel complesso mondo della gestione e amministrazione del personale. I driver che il gruppo segue, per una crescita esponenziale restano tre: IRIS, INTHOUSE e INTEAM, i pilastri che guidano le strategie di oggi e di domani. «IRIS è la piattaforma al centro del nostro sviluppo che ha visto, durante il 2022, l’introduzione di nuovi sistemi e l’arrivo di tre modelli di servizio che completano quello che Intelco ha sempre pensato: non la vendita di un software ma l’ingresso dei nostri clienti all’interno di un ecosistema, con la volontà di porci come interlocutori unici delle loro diverse esigenze» – spiega Fabio Plebani, marketing manager & sales account di Intelco. LE PERSONE AL CENTRO Un cambiamento di prospettiva che porta in Intelco un più radicato know-how da parte di esperti e consulenti, figure quasi ibride, in grado di approcciare in maniera professionale le varie sfaccettature che entrano in gioco quando si ha a che fare con una gestione allargata delle risorse umane in azienda. «Questo è possibile solo perché, a differenza della concorrenza, IRIS è pensato, sviluppato e costantemente aggiornato da competenze e risorse interne» – continua Fabio Plebani. «Ciò ci permette sia di agire rapidamente nella personalizzazione degli elementi per singole necessità che di risolvere le eventuali criticità. Il punto focale resta quello di avere le persone al centro, intese sia come collaboratori e dipendenti che come clienti da accompagnare nel loro percorso di trasformazione digitale condiviso».   Fonte: Data Manager Intelco, innovare le HR come leva dello sviluppo
8 Nov

INTELCO e la visione del mondo HR. Quando il referente unico è un vantaggio

Servizi a 360 gradi per accompagnare il cliente verso il futuro delle risorse umane, ma non solo. L’obiettivo di Intelco è andare oltre l’amministrazione del personale Anche quando si parla di risorse umane, la tecnologia è ormai ovunque. Nell’ambito dei sistemi gestionali e delle applicazioni specifiche create per il governo dell’area HR, lo snodo fondamentale resta tuttavia quello della semplicità. Questo mantra pervade anche Intelco, azienda Italiana che dal 1985 è impegnata a soddisfare le esigenze di clienti complessi, con applicativi verticali a supporto di servizi su misura, e non solo. In questa ottica, il modello di servizio di Intelco è strutturato per orchestrare un’offerta che, nella specificità dei progetti sviluppati, si traduce in una linea unica di valore, a partire dal sistema IRIS, applicativo sviluppato, customizzato e utilizzato dai collaboratori di Intelco, passando dal know how maturato e arrivando a Wrike, tool di collaborazione per la gestione progetti «Basandoci sul medesimo sistema, possiamo lavorare ogni giorno su una piattaforma che, a partire dall’utilizzo in casa, viene testata da noi in prima persona, e così aggiornata regolarmente per offrire nuove funzionalità sia ai colleghi che ai clienti che accedono alle loro interfacce personalizzate, seguendo una filosofia Kaizen» spiega Paolo Baiamonte, project manager di Intelco. MODELLO ORGANIZZATIVO Il modello organizzativo di Intelco parte da una visione aziendale che pone l’amministrazione del personale al centro di una serie di servizi in grado di portare l’impresa nel futuro delle risorse umane. «Un modello» continua Mattia Ronchi, project manager di Intelco «che possiamo considerare esclusivo per come viene strutturato all’interno e per le modalità con cui si apre al di fuori, mantenendo la sua linea di semplicità, trasparenza e innovazione. Con anni di esperienza alle spalle, è divenuto ormai chiaro che il mercato non cerca provider ma partner, professionisti che aiutino le realtà con cui si interfacciano a ottimizzare i processi interessati, partendo dalle risorse umane ma arrivando, se si vuole, ad approcciare tutte le aree aziendali fisiologicamente coinvolte, produzione, amministrazione, direzione e controllo di gestione, sono solo alcuni dei molteplici interlocutori a cui ogni giorno portiamo soluzioni innovative a supporto strategico». Il modello di business di Intelco, basato sull’operatività di una piattaforma flessibile, semplifica l’estensione e la scalabilità dei progetti rendendo possibile intervenire in tutti gli ambiti aziendali interessati, rispondendo alle esigenze del cliente nel momento stesso in cui emergono. «Ponendoci come unico interlocutore, diamo alle aziende l’opportunità di essere supportate nell’innovazione di flussi e processi che coinvolgono l’ufficio HR e tutte le aree aziendali interessate» sottolinea Baiamonte. «Fornire servizi a 360 gradi, per Intelco, vuol dire ragionare sempre in ottica di partnership, vista anche come “system integrator”, ovvero un supporto reale e strutturato volto a soddisfare le molteplici necessità delle aziende clienti» continua. «Copriamo l’intera linea di valore, partendo da servizi in ottica di safety & security, passando alle integrazioni da e verso sistemi terzi, arrivando alla consulenza normativa e giuslavorista e garantendo la gestione del costo del lavoro nelle sue molteplici sfaccettature» anche grazie a strumenti di budget integrati «accompagniamo il cliente nel suo percorso di evoluzione, mettendo in campo specifiche professionalità diversificate, orchestrate da figure guida». La guida è rappresentata dai project manager, che fanno un po’ da collante tra le varie aree di Intelco, coordinando gli specialisti applicativi, accelerando la risoluzione di possibili criticità e supportando l’evoluzione di un servizio a prova di successo. VALORE AGGIUNTO E SVILUPPI FUTURI Nei molti contesti aziendali che vivono periodi di trasformazione, pensiamo ai trasporti o alle utilities, Intelco offre al cliente il vantaggio di “parlare” lingue differenti, conoscendo a fondo le realtà in cui opera in diversi settori. Questo il significato di “referente unico” a cui spesso si riferiscono i due project manager, trasferendo il messaggio che più la realtà su cui si interviene è complessa, più è avvertibile il vantaggio di avere, lato cliente, un solo punto di riferimento per tutte le necessità del business esteso, comprese quelle che iniziano dall’area HR o la interessano in parte. «Spesso partiamo dalla richiesta di un aggiornamento dell’anagrafica per poi procedere con l’attivazione di altri progetti, come il controllo accessi, il gestionale via mobile e altro, divenendo “facilitatori” nel rapporto con l’utente». Questo è in fondo il ruolo del project manager moderno: un filo rosso che lega la visione aziendale con l’immagine che questa proietta al di fuori, tecnico e creativo allo stesso tempo, interprete e modellatore di ciò che il cliente si aspetta. Intelco sta vivendo un periodo di forte cambiamento, in positivo, a partire dalla sede, Inthouse, fino al consistente ampliamento del parco clienti. Un “dinamismo” che i due giovani project manager intendono come un modo per affrontare sempre nuove sfide, una sorta di carburante per tenere sempre acceso il motore della passione, essenziale quando dietro a un computer ci sono esseri umani, non solo macchine. Il secondo elemento è INTHOUSE, la casa di Intelco: nuova evoluzione dello spazio a Gussago (Bs), con aree esperienziali per dipendenti e visitatori. «Nuovi spazi per nuove esigenze. Copriremo un totale di 2.200 metri quadrati in open space e passeremo da 70 a 120 postazioni di lavoro, da quattro a otto meeting room, con un percorso che porterà gli ospiti a raggiungere un’area dedicata che replica tutti i servizi che Intelco offre. Dopo i risultati ottenuti, l’evoluzione di Inthouse si pone l’obiettivo di permettere a chiunque di vivere la quotidianità di Intelco, per capire a fondo come si muove il nostro ecosistema». Il terzo pilastro è INTEAM che guarda alla crescita professionale e umana delle risorse che lavorano per Intelco. «Una corretta organizzazione non è un codice astratto da applicare ottusamente, ma è un sistema flessibile che deve favorire la conciliazione tra vita privata e lavorativa, il wellbeing aziendale» – spiega Plebani. «E’ un’idea che include e amplia quella di welfare, che nasceva dall’esigenza di soddisfare il collaboratore da un punto di vista finanziario, con un sistema di incentivi, benefit, sconti, convenzioni. Oggi, i soldi non sono la sola misura del benessere: cerchiamo un lavoro che corrisponda alle nostre passioni e che ci consenta di […]
9 Set

INTELCO, l’integrazione che fa la differenza

Know-how, software e servizi per gestire e presidiare tutti i processi HR. L’AD Andrea Plebani apre le porte della sede bresciana. Un concentrato d’arte e funzionalità, verso il futuro della gestione del capitale umano Distinguersi nel folto mondo della gestione e amministrazione del personale non è semplice. Intelco, azienda bresciana nata nel 1985, non solo ci ha provato ma è riuscita negli anni a ritagliarsi un posto di rilievo in un segmento sfidante e in continua evoluzione. Si fa anche fatica a inquadrare il business del gruppo in un settore ben preciso, viste le innumerevoli opportunità di intervento rese possibili da un’idea mai banale di approccio al cliente, che sa andare oltre il prodotto per offrire un servizio, anzi un ecosistema entro cui, una volta entrati, non si vuole più uscire, coccolati da un partner che è una vera e propria famiglia, nell’accezione più italiana del termine. La dinamicità e la voglia di fare di Intelco viene trasmessa alla perfezione da Andrea Plebani, fondatore e amministratore delegato della società. Un uomo che, per sua stessa ammissione – «non ha mai smesso di sognare» – ponendosi sempre nuovi obiettivi non solo commerciali ma di visione. Nasce così il nuovo corso di Intelco, che si rispecchia in toto nella sede di Gussago, alle porte di Brescia, un quartier generale che non può essere inteso come “ufficio”, non nella sua declinazione classica. «Siamo una famiglia e come tale vogliamo comportarci verso le nostre maestranze» – spiega Plebani. «L’idea di realizzare un luogo di lavoro che fosse aperto, a misura d’uomo anche per contrastare i veloci tempi moderni, ci ha permesso di mettere a frutto in maniera concreta il modello che abbiamo di impresa. Dalle postazioni alle sale riunioni o di svago, il concetto è che ogni singolo elemento non si trova in un determinato posto per caso ma è parte integrante dell’ambiente, funzionale nella sua interezza, non solo per ciò che può offrire ma anche per la sua sola presenza». Non a caso, la sede nasce dal concetto di “Inthouse”, un progetto pensato per far sentire le persone e i clienti a proprio agio, come se fossero a casa, e su “Inteam”, una serie di attività volte a valorizzare il capitale umano, con percorsi di crescita e formazione, anche incentrati sulle soft skills. Il tutto a braccetto con il cloud, considerato che nella “casa” di Intelco non ci sono data center o server di scorta, con la nuvola sempre presente a rispondere alle esigenze di collaborazione, produttività e creatività. Attualmente, Intelco eroga i propri servizi grazie al supporto di 80 maestranze con l’obiettivo di raggiungerne 120 nel giro di un anno e mezzo. Un termine che vedrà prima l’ampliamento della struttura, capace di arrivare a 2.200 metri quadri, all’interno di un open space che sembra una galleria d’arte post moderna. «Abbiamo pensato a ogni particolare per far sentire le persone a loro agio» – afferma Plebani. «Se non tratti bene le tue maestranze come puoi pensare che queste possano raggiungere gli obiettivi condivisi? Migliorare la qualità del lavoro e creare un ambiente piacevole consente di raggiungere importanti risultati professionali, con ricadute positive sulle performance dell’azienda». Distinguersi dalla concorrenza Torniamo al punto iniziale: possiamo inserire l’operato di Intelco dentro canoni definiti? La risposta è no. Il core business dell’azienda è il servizio erogato tramite la piattaforma Iris, fulcro centrale della gestione e amministrazione del personale ma si tratta solo della punta di un iceberg ben più strutturato e complesso. «Attualmente, copriamo oltre 40 moduli applicativi differenti – spiega Plebani. Andiamo dalla produzione di cedolini e atti amministrativi, fino alla governance delle identità delle maestranze, sempre guardando all’innovazione e al futuro del lavoro. Basti pensare a un nostro cliente che ha deciso di trasformare centinaia di smartphone nelle chiavi di accesso ai tornelli, interfacciando questi con le operazioni MES dei macchinari in azienda e incrociando i dati periodici per capire come ottimizzare le attività, sempre tenendo ben in mente l’importanza della risorsa impegnata, i compiti assegnati e della privacy». Ma si va ben oltre: Intelco gestisce alcune delle pratiche che riguardano l’esercizio autostradale di una delle tratte più trafficate del territorio Italiano, innovando le metriche di un soggetto privato che di fatto interessa un ambito prettamente pubblico, quello delle arterie stradali nazionali. Competenze e unicità sono le parole chiave che definiscono il percorso di crescita dell’azienda. «È inutile girarci attorno» – afferma Plebani. «I nostri competitor sono molto bravi, ed è proprio per questo che Intelco, per competere, ha dovuto superare i propri limiti, lavorando sodo non solo per rispondere ai bisogni del territorio ma anche per prevenirli» come? «Sviluppando continuamente soluzioni utili alla reale innovazione del nostro Paese partendo dai processi Hr. Mi riferisco proprio alle opportunità offerte dai servizi che evito di definire “software” perché, sebbene possano essere utilizzati in maniera indipendente, sono parte di un ecosistema più ampio che rappresenta un unicum nel panorama italiano». Ed è questo continuo mettersi in discussione che ha reso Intelco un outsider di livello superiore, un’alternativa rispetto ai modus operandi tradizionali che, una volta “sperimentata” apre a scenari applicativi di cui si scorgeva appena il contorno all’orizzonte. «L’approccio camaleontico è essenziale. Siamo noi che dobbiamo adattarci al cliente e non viceversa. Entriamo nel suo quotidiano per conoscerlo al meglio e dunque soddisfare le sue necessità. E lo facciamo in maniera semplice e veloce» – l’AD. «Dopo una prima impostazione delle anagrafiche e le altre informazioni distintive di un’azienda, tutte le implementazioni che ne conseguono non richiederanno che un’attivazione rapida, perché automatizzata». Ascoltando le parole di Plebani viene in mente la logica informatica dei microservizi, moduli che risplendono di luce propria ma che, all’occorrenza, è possibile interconnettere per restituire una percezione più ampia di una piattaforma, completa nella sua totalità, fruibile nelle singole parti. «Per questo parliamo di copertura, sia tecnologica che umana. Possiamo rispondere alle esigenze delle procedure e della gestione delle persone, perché l’una non esclude l’altra, anzi la integra». La consulenza strategica Un tassello ulteriore che completa l’offerta di Intelco è la consulenza. […]